Oggi e gia domani.

Più o meno ecco.
Diciamo che per circa 36 minuti ho sbagliato.

Manca poco più di mezz'ora alla mezzanotte. Manca poco più di mezz'ora al tre di settembre.
Tre di settembre che vedevo molto lontano a metà Agosto quando ho iniziato le vacanze.

Che poi queste vacanze, se di vacanze si può parlare, le ho passate con me. A casa.
Poco mare, qualche amico ogni tanto con cui fare due discorsi. Una due giorni di aria fresca in montagna. E per il resto qui.
Genova.
Io che volevo scappare, andare in Turchia, andare a esplorare, andare a fotografare.
Io che invece sono rimasto qui.

A coltivare una voglia di comprare una casa.
A coltivare una voglia di evadere.
A coltivare una voglia di una vita mia.
A coltivare una voglia di conoscere (tra cui anche una persona, che, se per puro caso mi leggesse qui, mi capirebbe e sgamerebbe subito. Vero Ellie? ).

Ma torniamo a noi. Torniamo a quell'oggi quasi già domani.
Perchè domani ricominciamo a lavorare.
La solita routine.
La sveglia alle 8.20. L'uscita di casa alle 8.45. Il pc acceso. Le parole. Le battute. Il telefono. Le incazzature.

E' la mia vita. Sarà probabilmente la mia vita.
Il problema sta, come sempre, nell'evolversi delle cose.
Nel far si che la sveglia alle 8.20 non sia da solo e non sia in una casa da cui desidero spesso staccarmi.
Nel far si che il pc acceso, le parole, le battute, il telefono, le incazzature, siano fatte per un motivio che va al di la dei soldi e del lavoro.
Che siano fatte per me stesso, per un'altra persona, in attesa di un qualcosa.

Ma insomma, sono solo favole della buona notte certe cose dette a quest'ora.
E' arrivato il momento che mi metta a dormire, oggi.
Nell'attesa di svegliarmi, domani.
Alle 8.20.